“L’appetito
vien mangiando”
e,
tra una forchettata e l’altra, si ritrova anche il buon
umore.
Una tavola imbandita e un pranzo conviviale, combinati con i cibi
giusti, sono la ricetta migliore per sorridere e stare bene con se
stessi e con gli altri.
La
domanda, dunque, nasce spontanea: la dieta
ha
il potere din scacciare
lo stress,
donando un senso di euforico benessere? La risposta è sì: è tutta
una questione di chimica!
Nelle
giornate
più tristi,
correte in cucina, tirate fuori le pentole e via a preparare un buon
piatto di spaghetti, una minestra di legumi e tutto ciò che
preferite. Attenzione, solo, a non appesantirvi, altrimenti il
risultato potrebbe essere contrario. La scelta dei cibi da mangiare
è, quindi, molto importante; alcuni di questi contribuiscono alla
produzione della serotonina,
della dopamina
e
delle endorfine,
neurotrasmettitori che stimolano la sensazione di piacere.
La
serotonina
è,
infatti, uno dei neurotrasmettitori più importanti del sistema
nervoso; viene sintetizzata nel cervello a partire dall’amminoacido
essenziale triptofano
che,
non producendosi da solo, deve essere assunto attraverso
l’alimentazione.
Tra
gli alimenti più indicati troviamo:
- le banane, ricche di dopamina, vitamina B6 e dei minerali magnesio e potassio, che aiutano ad allentare lo stress;
- gli agrumi,fonte di vitamina C, rafforzano le difese immunitarie, rendendo più energici;
- i broccoli, i fagioli e i piselli, ricchi di vitamina B12, la “vitamina dell’energia”, e di acido folico;
- il pesce azzurro e il salomone, ottime fonti di omega 3, acidi grassi polinsaturi e vitamina D, nota sostanza anti-stress;
- il cioccolato, immancabile compagno dei momenti più tristi, grazie al triptofano, è un cibo antidepressivo;
- i cereali, meglio se integrali, aiutano a tenere alto l’umore (meno ricco di triptofano è invece il mais);
- i semi oleosi e la frutta secca, “amici della mente”, ricchi di omega 3;
- le erbe aromatiche, come il basilico, aiutano a digerire e contengono proprietà preziose per il cervello, come la colina, necessaria per la formazione dei fosfolipidi, sostanze organiche che migliorano lo stato dei tessuti nervosi.
Un
altro ingrediente per sorridere alla vita? La bresaola,
potente fonte di triptofano e zinco. Ma scopriamone di più, per
tutti gli amanti della carne.
Diteci
la verità: pensando a un buon piatto di bresaola con grana,
pomodorini e rucola, non vi viene l’acquolina in bocca? Certamente
sì, e non solo. La bresaola
della Valtellina è,
infatti, uno degli ingredienti immancabili nella dieta
del buonumore.
Ricca
di calcio, fosforo, magnesio e potassio, vitamine del gruppo B e
molte altre proprietà, si consacra anche come ottima fonte di zinco.
Quest’ultimo
minerale, secondo una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista
“Biological
Psychiatry”,
è indispensabile per combattere e prevenire la depressione. Il dr.
Swardfager,
responsabile dello studio, ha sottolineato come ben 17 indagini
precedenti avessero monitorato le concentrazioni ematiche di zinco in
1.643 pazienti depressi, evidenziandone carenze nei soggetti con la
patologia in uno stato più grave.
Altri
studi clinici suggeriscono che l’aggiunta di zinco alle terapie
antidepressive rappresenta una soluzione valida per alleviare i
sintomi della malattia.
Questo
microelemento, infatti, ha ben note qualità antiossidanti e svolge
un ruolo importante nella regolazione dei circuiti ippocampali,
contribuendo a evitare il declino neuropsicologico e psichiatrico,
come il disturbo
da deficit di attenzione (ADHD).
Insomma,
non c’è niente di meglio di un buon piatto di bresaola della
Valtellina, magari servita con un po’ di fantasia, sfruttando anche
le qualità nutritive degli altri alimenti del benessere.
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