A
Ibiza c'è un po' tutto il mondo. E da tutto il mondo c'è sempre
qualcosa da imparare. Dalle mamme straniere soprattutto. Dalle
nordiche ancor di più.
Il
freddo è un'opinione; ci sono mamme che fanno indossare ai propri
figli una maglietta, pantoloni e al massimo una felpa di cotone, poi
ci siamo noi che con la stessa temperatura facciamo indossare
piumino, guanti e cappellino per proteggere le orecchie.
All'estero
l'aerosol non è contemplato; davvero si può sopravvivere per tutta
l'infanzia senza usare l'aerosol?
Le
mamme straniere sono più “easy”: anche loro ti raccontano di
risvegli notturni, di capricci e di stanchezza. Di fronte ai capricci
non sclerano, non urlano.
I
nordici, parlano sempre dieci decibel in meno rispetto a noi
italiani.
Ritornando
alla questione figli, di fronte alla disobbedienza della prole
riescono a mantenere un contegno nordico. Ed effettivamente hanno
ragione: a fine giornata ci devi arrivare comunque.
Se
ti stressi ci arriverai solo più stanca ed arrabbiata.
Non
dimentichiamo i papà.. La stanchezza per il lavoro dei papà, qua è
solo un alibi.
Un'altra
cosa da imparare dalle mamme straniere è l'indipendenza che cercano
di insegnare ai loro figli. Dove indipendenza non è menefreghismo,
anzi. E' più complicato insegnare a fare da soli (vestirsi,
mangiare, sistemare i giochi, etc) piuttosto che farlo in prima
persona. “E' troppo piccolo per imparare” è sostituito da “più
sono piccoli più imparano velocemente”.
E
per finire, mettono i figli a letto alle 7...noi non ci riusciremo
mai.
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