Quando
ci si ritrova davanti ad un bambino che non vuole rispettare la
volontà dei suoi genitori, spesso si è portati a pensare che stia
crescendo in assenza di limiti e che un po' di fermezza in più non
guasterebbe.
In
realtà però, spesso la severità non è l'arma migliore con cui un
genitore può farsi ascoltare, ma la capacità di stimolare suo
figlio evitando di porre dei confini senza dare alcuna spiegazione.
In
altre parole, non sempre dire NO e punire equivale ad educare.
L'istinto
del genitore quando il bambino disubbidisce, è quello di alzare la
voce; questo aumento il nervosismo e il desiderio di ribellione.
Quello che sarebbe opportuno fare è capovolgere il divieto fornendo
una spiegazione e dove possibile anche un'alternativa..
Attuare
una strategia del genere, eviterà che il bambino faccia le stesse
richieste in futuro. La comunicazione ne gioverà anche la loro
autostima.
Insomma,
parlate ai vostri figli, spiegate i motivi delle vostre scelte,
rendeteli consapevoli delle conseguenze delle azioni, e riservate i
NO o le punizioni severe alle situazioni che davvero lo richiedono.
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