giovedì 29 novembre 2018

BAMBINI E TECNOLOGIA








Negli ultimi anni ci siamo ritrovati di fronte ad un cambiamento epocale: la tecnologia è entrata a far parte in modo integrale della vita dei bambini. Forse in maniera esagerata?
I bambini di oggi sono nativi “digitali” e questa condizione non può né deve essere ostacolata poiché loro sono nati dentro la tecnologia, l'hanno assorbita. E' molto importante invece che i bambini siano guidati verso un uso consapevole; compito che spetta in primis ai genitori e agli altri adulti di riferimento.
Sicuramente prima dei 6 anni è sconsigliato l'uso della tecnologia, mentre è importante fare movimento. Questo perché il periodo evolutivo della prima infanzia rappresenta una tappa fondamentale nella formazione del cervello poiché il bambino, nel corso del suo sviluppo, ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie.
Dai 6 anni in su invece è importante l'educazione al corretto uso della rete. E' importante quindi, che non venga precluso l'utilizzo dei di questi strumenti; è proprio l'ambito familiare che deve aiutare a spiegare l'utilizzo di internet e quali sono i rischi.
La tecnologia non è un demone ma uno strumento interessante e divertente che può essere condiviso in famiglia.
Il consiglio che vogliamo dare ai genitori è quello di mettersi davanti allo schermo con loro, in modo da rompere il rapporto “uno a uno” dell'adolescente con il pc, che è sterile e privo di emozioni.
Queste sono alcune piccole regole possono solo aiutare i genitori:
  • non vietare l'uso del pc
  • evitare la connessione internet nella cameretta del proprio figlio sino all'adolescenza
  • la navigazione online dovrebbe essere vietata la notte
  • ogni tanto i genitori dovrebbero avere il permesso di vedere i contenuti postati su internet
  • instaurare con i figli una comunicazione improntata sulla fiducia, interessandosi a come utilizzano i media e discuterne con loro.




lunedì 19 novembre 2018

GRAZIE






Grazie è una parola bellissima....
A volte basta solo un grazie per essere felici. Sentirsi dire grazie ma soprattutto dirlo. La parola grazie deriva dal latino, è il plurale di "grazia" e serve per esprimere gratitudine, riconoscenza. E' una piccola pausa nella frenesia delle nostre giornate. Una frazione di tempo in un gioco vissuto di corsa. E' un momento di conforto, un modo per riconoscere il valore di chi ci è di fronte, dare valore ad una gentilezza, ad un aiuto. E' come un abbraccio, che non costa nulla, perché è gratis. Un modo di ripagare un impegno.
Quindi ricordiamoci di usare questa bellissima parola: GRAZIE!!!



martedì 6 novembre 2018

RIFIUTI ELETTRONICI







Negli ultimi anni gli apparecchi elettroni hanno invaso le nostre case; beni di consumo che prima utilizzavamo per diversi anni, invece ora per una tecnologia in costante evoluzione, si trasformano in rifiuti. Cellulari, televisori, frigoriferi, lavatrici, orologi, modem, piccoli elettrodomestici e così via. Oggi in Italia, ogni famiglia possiede almeno 8 apparecchi chiusi tra armadi e cantine, o peggio ancora non vengono considerati rifiuti da differenziare. Buttarli in pattumiera, vuol dire inquinare e sprecare tanti materiali che li compongono. 
Da diversi anni è entrato in vigore il decreto "uno contro uno" e forse in tanti non sanno che dal 2016 è entrato anche in vigore "uno contro zero". Cosa vuol dire? Che per ogni apparecchio nuovo comprato, c'è la possibilità di lasciare gratuitamente il vecchio e ogni negozio con una superficie di 400 mq ha l'obbligo di ritirare i piccoli apparecchi elettronici inferiori ai 25 cm. 
E comunque si possono smaltire gratuitamente presso le isole ecologiche di ogni città.
Aiutiamo l'ambiente: ne va del nostro futuro.