mercoledì 29 novembre 2017

DIVORZIARE DALL'ANSIA SI PUO'



Il più delle volte quando pensiamo allo stress, pensiamo alla sua negatività, quindi allo stress inteso come reazione dell’organismo ad ansia, tensioni e difficoltà della vita. Proviamo invece a considerare l’ansia e lo stress anche come fattori potenzialmente positivi, in grado di fornirci una spinta ad agire e reagire, sia sulla base di stimoli interni che di stimoli esterni.
E' quello che vi proponiamo di fare attraverso questo articolo: rivedere il concetto di ansia e passare in rassegna alcuni validi strumenti per riuscire a tenerla a bada. Ecco, dunque, come provare a combattere l’ansia.
E' importante sapere che abbiamo a portata di mano 3 alleati in grado di aiutarci a tenere a bada i sintomi dell’ansia e lo stress:
  • La biochimica, che vede tra i suoi rimedi principali per contrastare l’ansia, una corretta alimentazione, l’assunzione di farmaci o di rimedi erboristici.
  • La biofisica, che comprende l’agopuntura, le pratiche yoga e la meditazione.
  • Gli interventi strutturali, mirati a manipolare la struttura fisica attraverso tecniche di respirazione e l’esercizio fisico.
Essenziale per il nostro percorso di liberazione dell’ansia è cominciare a considerare la mente e il corpo con un’unica cosa. Per arrivare a divorziare dall’ansia e dallo stress, è infatti necessario considerare la mente e il corpo come un unicum e quindi prendersi cura di entrambi senza trascurare nell’uno e nell’altro aspetto.
Proseguiamo andando a vedere come gli approcci basati sulla forza del pensiero e sugli aspetti biochimici possono aiutarci a contrastare gli effetti dell’ansia sul nostro corpo e sulla nostra salute psichica. Lo stress di per sé, non è né buono né cattivo.
Infatti lo stress può essere inteso come forza propulsiva in grado di muovere gli eventi oppure può diventare cronico e quindi portare a conseguenze negative. Lo stesso vale per l’ansia. Quando l’ansia oltrepassa un certo livello diventa paralizzante e il soggetto che si trova bloccato in una spirale negativa dalla quale sembra impossibile riuscire a uscire. Queste situazioni d’emergenza portano ad un innalzamento dei livelli di cortisolo, definito come l’ormone dello stress, in grado di scatenare direttamente gli stati ansiosi.
Ma come facciamo a capire se l’ansia ci attanaglia? Se lo stress quotidiano ci sta logorando? La risposta è più semplice di quanto non pensiate. Basta domandare a noi stessi se ci sentiamo bene o al meglio delle nostre possibilità. Se ci sentiamo bene vuol dire che l’ansia che a volte proviamo è un’ansia positiva, quindi propulsiva che ci spinge all’azione, senza per questo dominarci.

E quando gli attacchi di ansia ci pervadono…Dobbiamo riuscire a dire «no» alle cose che ci fanno sentire male. È fondamentale riuscire a focalizzarsi le cose che ci fanno stare bene. Allenandoci a fare solo ciò che ci fa stare bene, alleneremo anche il nostro cervello a ricercare quelle stesse sensazioni di gioia e di piacere, facendo in modo che queste possano ripetersi.

Scegliere ciò che ci fa stare bene è una delle conseguenze del libero arbitrio, ovvero la facoltà che ognuno di noi ha di scegliere tra diverse alternative.
Questo però rispettando due condizioni fondamentali:
a) Non ferire gli altri.
b) Domandatevi se quello che state facendo per contrastare l’ansia stia funzionando davvero.
    Mettere in atto questi semplici passaggi basterà a farvi rendere conto che l’ansia che provate spesso deriva dal fatto che cercate inconsciamente di scegliere quello che pensate che gli altri vorrebbero che voi sceglieste. Questo è quanto di più sbagliato si possa fare: è un comportamento tossico che va assolutamente evitato, perchè non vi permette di dare seguito a quelle che sono le vostre volontà.
    Chi soffre di stati ansiosi e stress è più soggetto ad ammalarsi, andando incontro a diverse problematiche di salute, come:
  • Ipertiroidismo – Si verifica quando i valori di FT4 sono al di sopra del ventesimo percentile.
  • Livelli bassi di progesterone nel sesso femminile – Il progesterone può essere considerato una sorta di valium naturale, va da sé che bassi livelli di questo ormone aumentano gli stati ansiosi e i livelli di stress percepiti.
  • Livelli bassi di testosterone negli uomini – Livelli al di sotto del quindicesimo percentile rendono gli uomini più vulnerabili ad ansia e stress.
Controllare questi valori di riferimento è dunque un passo importante per comprendere se alla base dell’ansia vi è una patologia specifica e quindi curabile attraverso un trattamento farmacologico.
Dal punto di vista biochimico, per aiutare a combattere l’ansia, un altro fattore da tenere in debita considerazione è l’alimentazione, che deve essere ricca di magnesio e vitamina B. Qualora ci fosse una carenza di questi due elementi è consigliabile integrarli alla propria dieta anche sottoforma di integratori alimentari.
Anche i rimedi erboristici possono darci una mano nella nostra lotta contro gli attacchi di ansia. Diversi sono gli estratti e le radici utili a ridurre la tensione e gli stati ansiosi, tra questi:
  • Camomilla
  • Valeriana
  • Passiflora
  • Estratto di radice di echinacea angustifoliae
Per rilassare la mente e il corpo, la respirazione yogica è una delle tecniche più efficaci. Questa permette di imparare a controllare il ritmo del respiro, fondamentale per alleviare gli stati d’ansia o panico. Allo stesso modo, la meditazione e altre tecniche di respirazione come la respirazione buteyko, si sono rivelate strategie molto valide nel coadiuvare il trattamento dell’ansia, andando a ridurre l’attivazione fisiologica tipica dell’ansia quindi l’iperventilazione e l’accelerazione del battito cardiaco.
Anche un regolare esercizio fisico, correre e passeggiare all’aperto in particolare nelle giornate di sole, sono tutti rimedi utilissimi a combattere una volta per tutte l’ansia e lo stress.
Provare per credere!




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