mercoledì 28 marzo 2018

LA MIGLIOR POSIZIONE PER DORMIRE




Forse non lo sapete oppure non ve lo siete mai chiesti, ma in media trascorriamo 25 anni della nostra vita a dormire: ecco perché bisogna farlo bene, nella posizione più corretta ma soprattutto è importante scegliere un buon materasso.
Ognuno di noi ha il proprio modo di dormire la notte; chi preferisce stare a pancia in su, chi a pancia in giù, chi di fianco e chi in posizione fetale. Ognuna di queste posizioni ha degli effetti, positivi e negativi, sul resto del corpo: ecco un articolo per capire quali sono i benefici ed eventuali svantaggi di ognuna e per scegliere quella che sarebbe meglio adottare, a seconda della propria condizione di salute.

  1. Posizione a pancia in su o del soldato: dormire con la schiena appoggiata sul materasso e le mani lungo i fianchi. E' considerata la migliore posizione ed ecco perchè:
    - Rilassa la colonna vertebrale
    - Riduce il reflusso acido.
    - Concilia il sonno e combatte l'insonnia.
    - Riduce la possibilità di avere mal di testa al risveglio.
    - Distende la pelle del volto riducendo la comparsa di rughe.
    2. Posizione fetale: è sicuramente la posizione che la maggior parte delle donne preferisce; il corpo è posto lateralmente sul materasso, le gambe piegate si portano verso l'alto e la testa verso il basso. I suoi vantaggi:
    - Riduce considerevolmente la roncopatia.
    - Risulta comoda per le donne in gravidanza.


    3. Posizione a pancia in giù: sicuramente è la più sconsigliata perchè crea tensioni a livello della colonna cervicale e favorisce la roncopatia.


Noi del Centro Esclusivo Permaflex sapremo guidarvi alla scelta migliore per il vostro dormire. Venite a trovarci...





giovedì 22 marzo 2018

PROVARE A RUSSARE MENO







La roncopatia ovvero il russamento, è una seccatura per chi condivide il vostro letto, ma allo stesso tempo crea problemi di salute.
Oggi vogliamo provare a darvi qualche suggerimento prima di dovervi rivolgere ad uno specialista.
Nel caso soffriate di russamento di tipo semplice, vi consigliamo di provare questi esercizi.Uno studio condotto da ricercatori ha mostrato che tre mesi di applicazione costante possono ridurre la frequenza del 36% e l'intensità del russare del 59%. Ovviamente i risultati migliori si ottengono con una applicazione costante che vada al di là di questo breve periodo di tempo:


1) Portate la punta della lingua verso il palato e arricciatela all'indietro 20 volte.
2) Spingete tutta la lingua contro il palato per venti volte.
3) Cercate di forzare la parte posteriore della lingua contro il pavimento orale tenendo al tempo stesso la punta in contatto con gli incisivi inferiori (20 volte).
4) Sollevate la parte posteriore del palato e dell'ugola pronunciando la vocale "A" venti volte (come quando si fa dal dottore).
5) Lavatevi le mani, mettete un indice in bocca e spingete il muscolo della guancia lontano dai denti 10 volte per lato.
    6) Durante i pasti, ricordatevi di alternare il lato della bocca col quale masticate e inghiottite i cibi.
Se poi volete farvi un'idea del vostro problema, vi consigliamo SnoreLab come applicazione che vi permette di effettuare la misurazione del sonno e registrare l'audio di quando russate.





lunedì 5 marzo 2018

INSONNIA IN GRAVIDANZA






In gravidanza dormire può risultare difficoltoso; nel corso dei nove mesi di attesa, per vari motivi, la futura mamma potrebbe non riposare in maniera ottimale. Lo specialista sottolinea che un lieto evento come la gravidanza può comportare alcuni disturbi da affrontare periodicamente come l’insonnia. Questa è una condizione di per sé fastidiosa nella vita quotidiana che può sorgere o accentuarsi durante la gestazione, quando le condizioni psicofisiche della donna sono particolari.
La fisiologia della donna cambia a partire dalle prime settimane di gravidanza e può contribuire all’insorgenza dell’insonnia. Tra le sue cause, spiega lo specialista, ci sono quelle di tipo fisiologico che riguardano i cambiamenti a cui va incontro il corpo della donna e inoltre cause di tipo emotivo come lo stress e l’ansia che ostacolano il rilassamento. Infine ci sono le cause ormonali, soprattutto nei primi giorni della gravidanza con il rilascio di progesterone, ormone fondamentale per la corretta crescita del feto.
L’insonnia è un disturbo del sonno, che in gravidanza tende a manifestarsi nel primo e nel terzo trimestre per via delle variazioni ormonali dell’organismo mentre nel secondo trimestre, con la la gestazione che si stabilizza, possono essere l’ansia e lo stress a pregiudicare il sonno, ricorda lo specialista.
Per cercare di dormire bene la notte si può correggere lo stile di vita: in primo luogo è fondamentale evitare, per quanto possibile, lo stress. È utile inoltre non assumere caffeina e fare delle passeggiate come attività fisica regolare ogni giorno, mantenere una dieta sana e leggera per non scatenare o accentuare i disturbi gastrointestinali, evitare la sedentarietà, fare un bagno rilassante e non concedersi la pennichella pomeridiana se questa va a pregiudicare il riposo serale.