Ti
alzi stanco e con la schiena a pezzi? Stai dormendo male? Potrebbe
essere colpa del materasso; forse è vecchio oppure inadatto alle tue
esigenze.
Forse
è arrivato il momento di cambiarlo ed è importante valutare bene la
scelta.
Noi
vogliamo darvi qualche piccolo suggerimento.
Per
prima cosa, il materasso va provato. In negozio, stenditi su almeno
2-3 modelli diversi per una decina di minuti, così da testarne le
caratteristiche. Oggi i materassi sono spesso realizzati con la
tecnologia a portanza differenziata (3,5,7 zone), che prevede diversi
gradi di rigidità a seconda delle aree di maggiore o minore
pressione del peso corporeo. Un plus che, oltre ad aumentare il
comfort, riduce i dolori articolari e le contrazioni muscolari,
migliorando anche la circolazione sanguigna.
I
modelli più diffusi sono in poliuretano viscolelastico, conosciuto
come memory foam, in lattice o a molle.
Indipendentemente
dal materiale, quando ti sdrai sul fianco, spalla e bacino dovrebbero
affondare leggermente per non costringere la colonna vertebrale a
incuvarsi in modo innaturale.
Il
memory foam viene plasmato dal peso del corpo e anche dal nostro
calore, l'effetto è un'immediata sensazione di comodità e di
rilassamento di tutta la muscolatura, però, se tendi a rigirarti di
continuo nel letto, è il lattice ad offire maggiore libertà di
movimento. Grazie alla sua elasticità, ha il vantaggio di recuperare
rapidapente la deformazione creata dal peso e dai cambiamenti di
posizione.
I
vantaggi delle molle insacchettate invece, racchiuse singolarmente,
agiscono in modo indipendente l'una dall'altra, permettendo al
materasso di seguire adeguatamente le forme del corpo. Inoltre i
sacchetti in cui sono avvolte creano camera d'aria che smaltiscono
velocemente il calore e lasciano il materasso asciutto.
Dopo
circa 10 anni il materasso andrebbe sostituito per questioni
igieniche in primis: ogni notte il corpo rilascia sudore e residui
come forfora e cellule della pelle che, si infiltrano e ristagnano
nel materasso e poi con l'utilizzo continuo ne compromette elasticità
e compattezza.